La Meditazione della Centratura è un esercizio abbastanza conosciuto e diffuso, sotto varie forme. Questa meditazione è tanto semplice quanto importante, ma spesso è anche poco compresa da chi la pratica, e per diventare più efficaci dobbiamo capire cosa stiamo facendo. Pertanto, tratterò ora alcuni dei concetti necessari a comprendere questa pratica, per poi passare alla spiegazione dell’esercio stesso. La Meditazione della Centratura è un primo fondamentale esercizio che chiunque può fare nella propria pratica quotidiana, ed è il primo esercizio proposto nel percorso iniziatico dello PsyClub.
Introduzione
Come si insegna nello yoga, il corpo sottile è composto di vari “nadi”. I nadi, comunemente, sono definiti come dei canali di energia. Quando parliamo di energia però, non dobbiamo prendere le parole alla lettera. Infatti, questi nadi non sono dei tubi nei quali scorrono fluidi specifici, ma sono più delle correnti, che si intersecano l’una con l’altra, e che muovono ritmicamente il mare del corpo sottile. I tre nadi più conosciuti sono Ida, Pingala, e Sushumna. Anche altre tradizioni ovviamente ne parlano, usando simboli diversi per esprimere la stessa realtà sottile, ma non è il caso ora di star qua ad approfondirle tutte.
I primi due nadi sono quelli che, usando un certo linguaggio più moderno, entrano in gioco durante il “channeling” e il “grounding”, ossia la canalizzazione e il radicamento (parole usate spesso a sproposito).
Il Canale Centrale (Sushumna) è quello che scorre verticalmente attraverso il nostro corpo e i nostri chakra, è il canale principale del nostro corpo energetico, "l'asse del mondo", che ci connette direttamente con il nostro Sé. Il Canale Centrale è composto a sua volta da altri due canali, il Celeste e il Tellurico (Ida e Pingala).
Ognuno di questi canali ha una sua "forza portante", un'energia che genera e governa il canale. Queste tre forze, o correnti, o energie, che sono quelle che ci interessano nella Meditazione della Centratura, sono: (1) la forza Solare che ci nutre quando sviluppiamo una relazione armonica con il nostro Sé, la cui energia portante è legata al rapporto aureo; (2) la forza Tellurica (da tellus, la terra) che origina nella nostra interiorità e che ci permette di manifestare ciò che siamo, il grembo nel quale è posto il seme che la nostra forza solare farà crescere, la cui energia portante è legata all’arco di catenaria; e (3) la forza vitale e marziale che ha origine dall’unione delle prime due.
Nel fare questo tipo di pratiche dobbiamo sempre ricordarci che il nostro corpo sottile è un sistema complesso, proprio come nostro il corpo fisico, e non basta "aggiungere benzina" perché tutto funzioni meglio. Questa, in genere, è proprio la scelta sbagliata, che rischia di portare a peggiorare eventuali squilibri che molto probabilmente da qualche abbiamo. Il nostro obiettivo invece deve essere tutt'altro, ossia che le correnti del nostro corpo sottile (e quindi della nostra mente) scorrano fluide, senza ostruzioni.
Lo scopo della Meditazione della Centratura è, infatti, quello di rendere "più fluide" le principali correnti di energia che scorrono del nostro corpo sottile.
Sviluppare e purificare il canale centrale è, non a caso, tra gli obiettivi principali della via iniziatica. Passiamo, ordunque, all'esercizio.
Teoria
La Meditazione della Centratura è un esercizio semplice, che tutti possono praticare in qualunque momento: sia a casa, seduti comodi in divano, sia in autobus, in ufficio, nella doccia, in bicicletta. I suoi effetti sono molteplici, e li puoi scoprire da solo, praticando.
Ci sono molte versioni di questa meditazione, e molte di queste si basano su visualizzazioni più o meno complesse. Queste visualizzazioni però spesso deviano l’attenzione dall’obiettivo della meditazione. In questa versione, la parte della visualizzazione è molto limitata, proprio per permettere all’attenzione di andare dove serve.
La visualizzazione associata a questo esercizio infatti va presa solo come una guida, un'immagine/simbolo che direziona l'attenzione verso la percezione e la purificazione, come spiegato nella pratica. Queste immagine guida può essere utile le prime volte che si svolge l’esercizio. Una volta però che abbiamo preso confidenza con le sensazioni più sottili che essa ci suscita, possiamo tranquillamente lasciar perdere qualunque immagine - se - la sentiamo superflua, e concentrarci solo su tali “sensazioni”.
Il “Centro”, lo stato a cui si arriva al punto 5, dovrebbe diventare il nostro naturale stato d'essere. Il punto 6 invece è la parte fondamentale per la purificazione e la ricarica quotidiana del corpo sottile. Dopo che avrai preso confidenza con questo esercizio, potrai farlo anche durante la giornata, per esempio mentre aspetti l'autobus. In questi momenti, se vuoi puoi passare direttamente ai punti 5 e 6, senza fare gli altri.
Il Canale Centrale connette la Terra al Cielo: quando riusciamo a fondere con il Fuoco queste due forze nel Cuore, quella solare e tellurica, entriamo nello stato di Centratura, o di Presenza. Più il Canale Centrale è purificato e allenato, più l'energia scorre, e maggiore sarà la nostra capacità di essere presenti, di vivere il "qui ed ora", di manifestare il Sé.
Come ultimo consiglio, ti suggerisco di rileggere questo articolo (teoria e pratica), a distanza di qualche settimana o anche mese (di pratica).
Pratica
1. Inizia chiudendo gli occhi e ascoltando il tuo respiro. Lentamente, rallenta ed uniforma il ritmo della respirazione, e con esso i pensieri, fino ad entrare in uno stato di quiete.
2. Immagina quindi di staccarti dal corpo, con la tua immaginazione. Una volta fuori, inizia ora un viaggio verso il centro della Terra. Immagina, prendendoti tranquillamente qualche minuto per farlo, di attraversare uno per uno tutti i vari strati del sottosuolo, fino ad arrivare al centro della Terra. Qui giunti, abbraccia questo centro, e crea un canale azzurro tra il centro della Terra e il tuo corpo rimasto di sopra, in superficie. Attraverso questo canale azzurro, che connette il centro della Terra al tuo corpo, invia e ricevi energia, generando uno scambio reciproco. Continua per qualche minuto.
3. Ora, dal centro della Terra, facendo il viaggio al contrario, torna fin su in superficie, attraversando di nuovo i vari strati del sottosuolo, e poi continua, in modo simile, su verso il cielo, proseguendo il viaggio verso l'alto, fino al centro del Sole, dritto, in verticale, sopra la tua testa. Una volta arrivato, in modo simile a prima, crea un canale dorato che connette il centro del Sole al tuo corpo e metti in moto uno scambio di energia, dal centro del Sole al tuo corpo, e viceversa. Rimani in questo stato per qualche minuto.
4. Ora torna indietro, ripercorrendo la strada, dal centro del Sole fino al tuo corpo. Tornato qui, immagina ancora i due canali che hai creato tra te, il centro della Terra e il centro del Sole e continua a far scorrere l'energia attraverso questi due canali, in un ciclo continuo: Sole-corpo-Terra-corpo-Sole, e così via.
5. Ora che nei due canali scorre un po' di energia, lentamente, sposta l'attenzione dal centro della testa al centro del cuore. Una volta immerso nel cuore (all'inizio potrebbe non essere così immediato), qui, nel centro della colonna, fondi l'energia che arriva dal Sole e dalla Terra, nutritene, e restituisci l'eccesso al flusso. Prendi solo ciò che serve, il resto lascialo andare: evita inutili, e spesso dannosi, accumuli. Ricerca l'equilibrio.
6. Restando sempre centrato sul cuore, immagina il canale di energia nutrire il corpo nella fase di inspirazione, mentre, nella fase di espirazione, immagina l'energia uscire dal corpo e portarsi via lo stress, le emozioni negative e i vari "pesi" che ti porti - e senti - dentro.
Purificazione
Come spiegato sopra, la purificazione del nostro corpo sottile deve essere l'intento fondamentale alla base di questo esercizio. Affinché la purificazione del corpo sottile sia efficace, però, il semplice intento non è sufficiente, ma serve un lavoro attivo e mirato.
Per fare questo lavoro attivo e mirato dobbiamo innanzitutto imparare ad ascoltarci, e ciò può avvenire solo con la pratica: più pratichiamo la Centratura, più le correnti del nostro corpo sottile diventeranno fluide e armoniche, e più queste correnti sono fluide e armoniche, più riusciremo a calmare la mente e ad "ascoltarci" più a fondo.
Più riusciamo ad ascoltarci, e più il nostro lavoro di purificazione potrà essere mirato e specifico. Comunque, anche se la nostra capacità di "ascoltarci" (ossia di percepire "ciò che si muove nella interiorità") è ancora superficiale, non dobbiamo certo scoraggiarci, ma anzi rimboccarci le maniche a darci da fare.
La purificazione del corpo sottile avviene principalmente attraverso la forza Solare e Solvente che discende dal Canale Celeste. Per utilizzare questa forza, possiamo visualizzare un raggio bianco/dorato che parte dal Sole (sempre posizionato in verticale sopra la testa) e che discende attraverso il Canale Celeste ed entra nel corpo (o nel chakra, in un organo, eccetera) per purifica il corpo (denso e sottile) o una zona specifica.
L'ascolto, l'auto-osservazione, la percezione di sé è importante in quanto nel fare questa pratica è fondamentale (per essere più efficaci) sentire i "nodi" che ostruiscono le correnti del nostro corpo sottile, per direzionare esattamente in quei nodi la forza Solare-Solvente, e scioglierli così uno ad uno.
Questi "nodi" (che possono essere anche "un peso sullo stomaco", un fastidio alla testa, o molto altro) possiamo percepirli appunto ascoltandoci, e con la pratica pian piano diventerà sempre più facile identificarli e scioglierli. Di lavoro ce né molto per tutti: il nostro vissuto, molto probabilmente, è pieno di situazioni che si sono "annodate" nel nostro corpo, e più si pratica più si scopre quanto è profonda la tana del Bianconiglio.
Ma ciò, di nuovo, non deve scoraggiarci, perché per quanto sia profonda, e per quanto sia lungo il viaggio, l'importante rimane sempre vivere il momento presente, ed una buona pratica i risultati li dona ad ogni singolo passo.
Per ulteriori approfondimenti - oltre alla seconda parte di questo articolo - ti consiglio di leggere anche La Meditazione, Parte 1: Introduzione alla Pratica (e successivi), e La Disciplina Mentale.
Buona pratica.
Commenti
Questo articolo non ha commenti.
Aggiungi un tuo commento: