La Meditazione della Centratura, Parte 2: il Circuito Principale

Tavola 2 - Il Circuito Principale collega 14 chakra primari.
Tavola 2
Il Circuito Principale collega 14 chakra primari.

In questo articolo andremo a vedere un esercizio per lavorare sul Circuito Principale, il quale comprende anche i 14 chakra principali del corpo sottile sui quali ci si concentra in questa meditazione. Come per il precedente, anche di questo esercizio si possono trovare in giro versioni simili, per esempio possiamo trovare un esercizio analogo a questo nella tradizione taoista chiamato "orbita microcosmica". Qui ve lo spiego a modo mio.

Questo esercizio sul Circuito Principale è la continuazione del precedente, ovvero della prima parte della Meditazione della Centratura, e pertanto va svolto dopo di esso. Se non hai ancora praticato la Centratura torna quindi alla parte 1 (nell'articolo precedente a questo) e pratica quello per qualche settimana prima di passare a questo.

Teoria

Il Circuito Principale è quel circuito energetico del nostro corpo sottile formato da quelli che sono appunto due dei meridiani principali del corpo, ovvero il Ren Mai (il Vaso Concezione) e il Du Mai (il Vaso Governatore). Questi due canali energetici collegano i chakra principali presenti tra il Chakra del Perineo e il Chakra della Corona. Il Ren Mai collega i chakra nella parte anteriore del corpo (escluso l'Ajna), in questo meridiano l'energia scorre prevalentemente dall'Ajna al Perineo. Il Du Mai collega i chakra nella parte posteriore del corpo, lungo la spina dorsale, e termina nell'Ajna. In questo meridiano l'energia scorre prevalentemente dal Perineo alla Corona, e poi all'Ajna. Unendo questi due meridiani abbiamo quindi il Circuito Principale, nel quale l'energia sottile scorre (prevalentemente) salendo dal Perineo alla Corona lungo la spina dorsale, e scendendo dalla Corona al Perineo nella parte anteriore nel corpo. Questo circuito è interrotto solo dalla bocca: tenere la lingua appoggiata al palato, come spesso si consiglia, serve appunto a "chiudere il circuito" e permettere all'energia di circolare.

Come appena detto, questi due meridiani collegano i chakra anteriori e posteriori. Anche se l'Ajna è posto lungo il Du Mai, in questo esercizio dividiamo l'insieme in chakra anteriori e posteriori, più Corona e Perineo che invece sono centrali (vedi l'immagine del Circuito Principale). Ciò che ci interessa di più qui infatti è la connessione tra chakra posteriori e Canale Tellurico, e quella tra chakra anteriori e Canale Celeste (per approfondire l'argomento ti consiglio i libri di Roberto Zamperini, comunque lo tratteremo in futuro anche qui nel blog). Per questo motivo, come vedrai nella pratica, dividiamo la sequenza soffermandoci prima sul Perineo e sui chakra posteriori, dopo sul Du Mai (senza l'Ajna), e poi si continua con Corona e chakra anteriori, quindi sul Ren Mai (più l'Ajna), e infine sull'intero circuito.

 - Il meridiano Re Mai (il Vaso Concezione) e il Du Mai (il Vaso Governatore).
Il meridiano Re Mai (il Vaso Concezione) e il Du Mai (il Vaso Governatore).
Credits: Du Mai e Ren Mai (Vaso Governatore e Vaso Concezione) - Shiatsu Atelier

Lo scopo dell'esercizio che stiamo per fare è purificare, equilibrare e ricaricare i chakra del Circuito Principale. Come ho detto all'inizio, questo esercizio va fatto subito dopo aver praticato la Meditazione della Centratura, come descritta nell'articolo precedente. Inoltre, prima di fare questo esercizio, consiglio vivamente di studiare, o farsi quantomeno un'idea, di quale sia la funzione dei chakra del Circuito Principale sui quali andremo a lavorare, memorizzando in particolare i nomi e le posizioni.

Cominciamo dall'asana, la postura. Possiamo fare questo esercizio sia da seduti che da distesi, l'importante è che la posizione sia comoda e stabile. Quando possibile, la posizione del loto o quella del faraone comunque sono sempre quelle da preferire (se hai qualche dubbio, vedi l'articolo sull'asana). La lingua deve essere appoggiata al palato.

Riguardo al pranayama, l'esercizio da fare è la Meditazione della Centratura, descritta nell'articolo precedente. La respirazione va fatta, preferibilmente, con il diaframma. La Centratura, idealmente, si dovrebbe praticare fino al raggiungimento del pratyahara (ovvero fino a quando la mente è calma e l'attenzione stabile), per poi proseguire con l'esercizio sul Circuito Principale.

L'idea di base dietro a questo esercizio è quella di utilizzare l'energia del Canale Celeste e del Canale Tellurico per andare a lavorare in modo specifico sui singoli chakra del Circuito Principale, in modo simile a come si è fatto per l'intero corpo nella prima parte (motivo per il quale è fondamentale fare bene prima la Centratura, dedicandoci il tempo necessario, e dopo passare a questo esercizio). Il Canale Celeste e quello Tellurico sono infatti collegati a tutti i chakra del corpo (anche se il Chakra della Corona e del Perineo rimangono comunque il loro "punto di arrivo"). Per semplificare la cosa, possiamo immaginare che anche ogni singolo chakra possieda un suo Canale Celeste ed un suo Canale Tellurico.

Tavola 3 - Un chakra con il suo Canale Celeste e il suo Canale Tellurico.
Tavola 3
Un chakra con il suo Canale Celeste e il suo Canale Tellurico.

Ne approfitto ora per sottolineare ancora che il nostro scopo in questi esercizi deve essere principalmente la purificazione del corpo sottile, e mai (soprattutto, per chi non sa sta facendo) il "caricarsi di energia". Ciò a cui dobbiamo puntare infatti è innanzitutto che l'energia possa fluire liberamente nel nostro corpo sottile, perché quando non scorre libera, ma trova degli "attriti", si formano facilmente degli eccessi o delle carenze che poi rischiano di portare anche a squilibri psico-fisici. Pertanto, ripeto, il mio consiglio è di fare questi esercizi sempre con l'intento principale della purificazione e del riequilibrio dei nostri corpi sottili.

Altra nota importante: in questo e nel precedente articolo, parlo in generale di "purificazione e riequilibrio", perché questo, come detto, è l'intento con cui vanno fatti questi esercizi. Per fare le cose fatte bene comunque è sempre meglio fare prima la parte di purificazione, e poi quella di riequilibrio. Ovvero, parlando in termini di respiri ("unità di misura" che possiamo usare sia per questo esercizio che per il precedente), possiamo fare le prime inspirazioni ed espirazioni con l'intento di purificare il corpo o il chakra, e le ultime con l'intento di riportare equilibrio. Il motivo magari lo approfondirò in un altro articolo, ma intanto provo dartene un'idea, con una metafora: immagina di star guidando una macchina un po' vecchiotta, il cui tubo che porta la benzina al motore è un po' incrostato. All'improvviso, per qualche strano motivo, una parte di queste incrostazioni scompare, quindi comincia ad arrivare più benzina al motore, e pertanto la macchina aumenta di velocità. Tu però stai già guidando al limite consentito, ed essendo tu un bravo guidatore, dovrai quindi rallentare per rientrare nel limite. Pertanto, fare la fase di riequilibrio dopo la fase di purificazione serve appunto a "rallentare" (evitando eccessi), e "rispettare i limiti". Per motivi più o meno simili, sarebbe sempre meglio fare questo esercizio completo, senza fermarsi a metà strada. Se pensi di non avere abbastanza tempo per fare l'esercizio qui descritto (che può richiedere in totale - ovvero prima la parte di centratura e poi la parte sul circuito principale - almeno 30 minuti), limitati a fare la prima parte e lascia questa seconda parte per quando hai il tempo di farla completa (e bene), oppure diminuisci il numero di respiri che fai per ogni chakra (tra poco capirai meglio cosa intendo).

Ora però è anche giusto chiedersi: quanto ci si deve dedicare alla parte di purificazione e quanto a quella di riequilibrio? La risposta corretta richiederebbe conoscenze di cui ancora non abbiamo parlato, ma possiamo comunque darne una indicativa. Diciamo che, in generale, direi un 60-70% alla prima e un 30-40% al secondo, in particolare quando ci si sente "abbastanza in forma" (che ognuno può interpretare come preferisce... mi auguro, con buon senso). Quando invece ci si sente un po' deboli, che sia fisicamente o mentalmente, o più precisamente quando sentiamo che abbiamo bisogno di un po' di riposo, perché il corpo (fisico, emotivo e/o mentale) si sta depurando (per esempio, quando ci viene la febbre), allora è meglio fare il contrario, dando meno peso alla parte di purificazione, e di più a quella di riequilibrio. Imparando ad ascoltarsi comunque si imparerà da soli, con la pratica, a capire quando dedicarsi all'una e quando all'altra (e, giusto per essere chiari: non pensare mai che i tuoi corpi sottili siano già puliti e perfetti così come sono, e quindi non sperare neanche di completare la purificazione dei tuoi corpi sottili... conta che di solito serve almeno qualche decennio di pratica, ed è abbastanza improbabile che tu sia un'eccezione).

Pratica

Comincia portando l'attenzione sul Chakra del Perineo, la cui posizione è appunto nella zona del perineo, ovvero fra l’ano e gli organi genitali. Il Chakra del Perineo è collegato a VC 1 (Hui Yin, punto riunione degli Yin), ed è infatti il punto di arrivo del canale tellurico (che, ricordo, è legato alla nostra capacità di manifestazione e radicamento). Dopo aver portando l'attenzione sul chakra, soffermati qualche momento su di esso, restando in ascolto delle sensazioni che ti suscita.

Il prossimo passo è visualizzare il Chakra del Perineo, con il suo Canale Celeste e il suo Canale Tellurico, e, in modo simile a come si è già fatto nella Centratura, respirare insieme al chakra - immaginando, ascoltando, toccando, gustando e odorando - l'energia che nell'inspirazione entra dai due canali, inonda, purifica e riequilibra il chakra, mentre nell'espirazione espelle l'energia dissonante e congesta (sicuramente) presente nel chakra.

Il numero di respiri da fare per ogni chakra puoi deciderlo te, basta che usi lo stesso numero per ogni chakra. I respiri sono lenti e profondi, il tempo di inspirazione ed espirazione lo stesso, con una piccola pausa tra i due (per esempio, 4 secondi di inspirazione, 1 di pausa, 4 di espirazione, 1 di pausa). Chiaramente, più decidi di farne, più durerà l'esercizio, quindi regolati te. Per cominciare, puoi provare a farne tre (due di purificazione, uno di riequilibrio), e poi eventualmente aumentare il numero. Facendo tre respiri per chakra dovresti metterci circa 15-20 minuti per completare l'intero circuito (i 14 chakra più i due meridiani).

Il numero di respiri lo puoi eventualmente variare in base alle sensazioni che ti suscita il chakra. Ascoltando il chakra, infatti, puoi capirne lo stato: alcuni ti potranno sembrare più carichi di energia, altri più scarichi, alcuni potrebbero sembrarti più densi e altri meno, alcuni potrebbero darti delle sensazioni più armoniche e piacevoli, e altri delle sensazioni disarmoniche e poco piacevoli. Chiaramente, nei casi in cui ciò che percepiamo ci sembra positivo (il chakra ci sembra carico e/o armonico), possiamo fare il numero di respiri scelto, o, se proprio si ha fretta, anche meno (ma non troppo, anche se sembra "perfetto", facciamo sempre e comunque almeno uno o due respiri con il chakra). Se invece percepiamo qualcosa di negativo (il chakra ci sembra scarico e/o disarmonico) allora probabilmente è il caso fare anche qualche respiro in più.

Se all'inizio fai un po' di fatica a percepire differenze tra i vari chakra, continua a praticare: la percezione è un muscolo che si sviluppa allenandosi. Per migliorare la percezione ti ricordo comunque che: 1) meglio conosci i chakra, più facilmente ci risuoni, e quindi anche meglio li senti, pertanto studiali uno ad uno prima di fare l'esercizio e memorizza bene la mappa del circuito principale; 2) prima di fare questo esercizio, come già detto, dedica il tempo necessario alla prima parte della Centratura, finché la mente è sufficientemente calma; 3) prima di fare questo esercizio, dedica qualche settimana a fare ogni giorno solo la prima parte della Centratura, almeno 15-20 minuti al giorno.

Una volta che hai respirato 3 volte (o il numero scelto) insieme al Chakra del Perineo, sposta l'attenzione sul prossimo chakra, ovvero il Chakra Basale, e ripeti l'operazione. Comincia quindi ad ascoltare per qualche momento le sensazioni che ti suscita il chakra, poi immagina i due i canali, Celeste e Tellurico (del chakra), e respira con il chakra, come prima.

Dopodiché, allo stesso modo, continua in ordine con: il Ming Men, il Solare Posteriore, il Cardiaco Posteriore, il Chakra Cervicale, il Chakra della Nuca e il Chakra della Corona.

Arrivati a questo punto, dopo aver respirato insieme al Chakra della Corona e prima di passare al prossimo chakra, è il momento di dedicare qualche momento a purificare e riequilibrare il Du Mai, o Vaso Governatore, ovvero l'intero meridiano che sale lungo la schiena. Per farlo, immagina un flusso di energia bianca-azzurra che dal Canale Tellurico arriva al Chakra del Perineo, risale lungo la schiena attraverso i vari chakra sui cui hai appena lavorato, e raggiunge il Chakra della Corona. Ascolta per qualche secondo questo meridiano, e poi respira insieme a lui, come hai fatto con i chakra, per purificarlo e riequilibrarlo.

Ora puoi continuare con i chakra anteriori. Quindi, come prima, continua con: l'Ajna, il Chakra della Gola, il Cardiaco Anteriore, il Solare Anteriore, il Chakra Ombelicale, il Chakra Sessuale.

Prosegui poi lavorando sul Ren Mai, e quindi visualizzando un flusso di energia bianca-oro che dal Canale Celeste arriva al Chakra della Corona e poi scende nella parte frontale del corpo lungo il meridiano Vaso Concezione, attraversando i chakra anteriori. Respira, come prima, insieme al meridiano.

A questo punto porta l'attenzione sul cuore, e poi visualizza un flusso di energia oro che corre circolarmente in tutto il Circuito Principale, e di nuovo respira insieme ad esso, continuando a visualizzare l'energia oro che fluisce in tutto il Circuito Principale. Dopo qualche respiro (o se preferisci anche da subito), puoi aggiungere alla visualizzazione anche il Canale Celeste e il Tellurico, e l'energia che scende dal Celeste e sale dal Tellurico per poi entrare attraverso la Corona e il Perineo nel Circuito Principale, purificando e riequilibrando l'intero sistema.

Con questi ultimi respiri insieme al Circuito Principale termina la meditazione. I respiri da fare in quest'ultima fase possono andare a sentimento, comunque in genere consiglio di farne almeno il numero che hai fatto per i vari chakra, e magari anche due o tre in più.

Nel prossimo articolo troverai ulteriori approfondimenti sulla Centratura.

A presto.