Il Segreto della Luce - Parte 1 - Capitolo 8

Il Segreto della Luce - Parte 1 - Capitolo 8

Walter Russell, Il Segreto della Luce, Parte 1, Capitolo 8.
Traduzione a cura dello PsyClub.

PENSIERO CONTRO PERCEZIONE

L'uomo è ancora un primate, con pochissime eccezioni. Non ha ancora imparato a pensare con forza dalla conoscenza. Sta appena iniziando a pensare come una estensione della conoscenza.

Percepiamo elettricamente e scambiamo il rilevamento elettrico degli effetti osservati per pensiero. Percepire non è pensare. La sensazione non è che una consapevolezza elettrica del movimento di onde da parte di altre onde.

Scambiamo le registrazioni elettriche delle informazioni che il nostro cervello ha registrato come sensazione, per pensiero e conoscenza.

Le informazioni così acquisite dai sensi però non sono conoscenza. Un uomo può possedere vaste informazioni e competenze, ma avere pochissima conoscenza.

I più grandi scienziati di oggi, per esempio, sono ben informati. Sanno fare cose meravigliose, ma conoscono il PERCHÉ di ciò che fanno?

Le informazioni sugli effetti osservati, e le capacità di mettere insieme tali effetti per scopi utili, si sono moltiplicate enormemente da quando l'uomo ha osservato per la prima volta i fenomeni naturali. Il suo senso di osservazione gli disse come costruire una barca e poi una vela per la barca. Poi ha scoperto la ruota e il fuoco. La consapevolezza elettrica degli effetti del movimento, più la memoria, più il potere di ragionare in modo oggettivo, gli hanno dato la capacità di fare tutto questo. Ben poco è dovuto al pensiero o alla conoscenza.

In questo modo confondiamo la percezione con pensiero e conoscenza quando, in realtà, non abbiamo fatto altro che funzionare attraverso la percezione della consapevolezza elettrica acquisita dalle informazioni.

"L'informazione" così trasmessa è elettrica, non mentale. Il messaggio telegrafico che passa su un qualsiasi filo non è il pensiero trasmesso da quel messaggio. Anche il telegramma dattiloscritto non è il pensiero da esso trasmesso. I suoi simboli informano il pensatore dei pensieri da loro trasmessi, ma non sono il pensiero.

È così che il nostro vasto meccanicistico, elettricamente motivato universo è inter-sensibilizzato allo scopo di informare ogni ganglio nervoso in ogni cellula di ogni sua parte organica e inorganica della condizione di ogni altra parte di esso.

I NOSTRI PRESUNTI CINQUE SENSI

Parlando di una consapevolezza elettrica che chiamiamo sensazione, pensiamo che i nostri sensi siano in numero di cinque. Si tratta dei sensi della vista, dell'udito, del gusto, dell'olfatto e della sensazione.

Tutti questi cinque sensi non sono altro che l'unico senso della sensazione. Non abbiamo cinque sensi. Vedere è la sensazione di sentire le onde luminose attraverso gli occhi. L'udito è la sensazione di sentire le onde luminose attraverso le orecchie. Gustare e odorare sono sensazioni di onde luminose che reagiscono alla bocca e alle narici.

Tutte le variazioni del senso della sensazione sono dovute a una differenza di condizionamento elettrico nella materia di onde pulsanti. Se la materia di onde pulsanti non è che una registrazione di onde elettriche del pensiero, anche la sensazione non è che una registrazione di onde elettriche del pensiero. Nessuna delle due ha realtà. Nessuna delle due è il pensiero che registra.

Ne consegue anche che se la materia, il movimento e la sostanza sono registrazioni elettriche del pensiero, allora la sensazione non ha realtà, perché la sensazione non è che una consapevolezza elettrica del movimento delle onde da parte di altre onde.

Ne consegue anche che se la materia, il movimento e la sostanza sono registrazioni di onde elettriche del pensiero, allora l'elettricità che registra il pensiero, e il pensiero stesso, non esistono.

Non c'è che una cosa in questo universo: la LUCE, la Luce immobile di tutta la Conoscenza. L'Unica Luce che è Dio. Solo Dio vive. Il suo pensiero e la sua immaginazione sono Conoscenza; la Conoscenza universo è tutto ciò che è: la Mente Conoscente è immobile. Non c'è alcuna attività nell'universo né di spirito né di materia.

CONOSCENZA EMPIRICA

L'attuale civiltà dell'uomo è eretta sulle fondamenta della conoscenza empirica ottenuta attraverso i sensi. Che cos'è la conoscenza empirica? La definizione del dizionario è: "conclusioni fondate solo sull'esperimento e sull'osservazione".

In altre parole, la cosiddetta "conoscenza" su cui l'uomo si basa è fondata sull'evidenza dei suoi sensi o, più semplicemente, sulle inesistenti onde di moto di una sostanza inesistente.

Questo fatto è la risposta al perché l'uomo non ha ancora praticamente nessuna conoscenza. Ai tempi dell'ameba e della giungla, l'uomo viveva un'esistenza puramente sensoriale. Le sue cellule corporee erano controllate interamente da fili di flusso istintivi di luce estesi a lui direttamente dal Creatore.

L'UOMO È ANCORA NUOVO

Su milioni di anni, l'uomo ha avuto solo poche migliaia di anni da quando l'alba della coscienza ha risvegliato in lui il minimo sospetto della sua eredità spirituale.

Il progresso dell'uomo, da quando i primi messaggeri di Dio sono apparsi sulla terra per accendere in lui una scintilla di risveglio, si è basato su informazioni acquisite dai suoi sensi e immagazzinate nel suo cervello elettrico come registrazioni di memoria di osservazioni percepite. Queste osservazioni sono state trasformate in conclusioni sensate da un cervello elettricamente sensibilizzato.

Tutte queste conclusioni che sono basate sull'evidenza dei sensi contengono gli elementi di inganno che caratterizzano tutti gli effetti del movimento in questo universo tridimensionale di illusione.

L'uomo è consapevole di alcune di queste illusioni, come quella della prospettiva. È consapevole del fatto che i binari della ferrovia non si incontrano all'orizzonte, ma non è consapevole del fatto che tutti gli effetti del movimento non sono ciò che sembrano. In questo modo è indotto a formulare conclusioni che non hanno alcuna relazione con la natura. Non si può avere una conoscenza degli effetti, perché tutta la conoscenza risiede nella causa. Le nostre nuove leggi e principi fondamentali devono basarsi sulla conoscenza della causa.

LEGGI BASATE SULL'ILLUSIONE

Newton, per esempio, ha confessato di non sapere cosa fosse la gravitazione, eppure ha scritto delle leggi in merito basandosi sulla sua osservazione di ciò che la gravitazione faceva a una mela. Inoltre, concluse che la luna sarebbe caduta sulla terra se non fosse stata in movimento. Lo dimostrò anche matematicamente, senza rendersi conto che quelle stesse formule matematiche si sarebbero applicate a tutti i satelliti, i pianeti e le stelle del cielo, così come a tutti gli elettroni di ogni atomo, nessuno dei quali sta cadendo nei suoi primari.

Gli osservatori dei fenomeni naturali stanno ancora calcolando l'età dell'universo e il peso della terra. L'universo è senza età. Non ha avuto un inizio, così come la terra non ha alcun peso rispetto a qualsiasi altra cosa nell'universo. Ogni orbe del cielo è in perfetto equilibrio con ogni altro orbe.

MESSAGGERI DELLA LUCE

Quel poco di conoscenza che l'uomo ha acquisito in queste ultime migliaia di anni gli è stata data da pochissimi geni, profeti, mistici e altri messaggeri della Luce che sono venuti a rinvigorire l'umanità con la loro conoscenza ispirata.

Da questi pochi e rari, sono nati gli inizi della nostra cultura. Senza di loro non ci sarebbe la comprensione della bellezza nel mondo. Senza la bellezza l'uomo sarebbe ancora un barbaro. Solo attraverso la bellezza diventerà gradualmente consapevole della sua unità con la Luce.

Quando l'uomo conoscerà la Luce, conoscerà tutte le cose. Oggi la Luce è così fioca in tutta l'umanità che nessuno ha ancora scoperto il segreto della Luce, o della gravitazione, della radiazione, dell'elettricità, della crescita, della vita, della reincarnazione o dell'onda.

Ora è arrivato il giorno in cui conoscerà queste cose. Questa è l'eredità dell'uomo per questa Nuova Era.

"Osservate in Me l'Unica Luce dalla una parvenza di due luci appare come coppie di opposti che si scambiano ritmicamente. Questi sono i Miei messaggeri di luce. Sono i Miei operai che costruiscono le Mie forme immaginarie e le restituiscono a Me prive di forma.
"Sono il battito pulsante del Mio corpo, i Creatori dei cicli di ornamento eterno della Mia immaginazione nelle forme delle cose.
"I due sono metà uguali di uno. Non possono mai diventare uno. Si scambiano per sempre per simulare un'unità equilibrata che non trovano mai, perché non possono mai essere altro che due.
"Da Me una luce si estende per dare forma alle Mie immaginazioni, e dare loro battito (Ndt: orig. pulsebeat, battito del polso, pulsazione) per simulare la Vita eterna in loro che È in Me. L'altra luce dissolve quella forma e la restituisce a Me attenuata per risorgere nel Mio riposo e ripetere le Mie immaginazioni.
"Dì tu, quindi, che la vita è eterna nell'uomo attraverso eterne resurrezioni di lui in Me. E dì tu, anche, che la sua resurrezione è sua, perché egli è UNO con Me.
"Così il mio universo immaginato a doppia luce nasce, si dissolve e rinasce; si concentra, si decentra e si riconcentra; si integra, si disintegra e si reintegra sempre e per sempre nel Mio universo immaginato di immaginato tempo e spazio.
"Ed ecco che ciascuna delle Mie coppie di espressioni opposte di Me rinascono attraverso Me come l'altra. Ripeto, in Me non c'è altro che rinascita. Non c'è morte.
"Vai a dire all'uomo che la vita e la morte non sono che specchi l'una dell'altra, che diventano l'una l'altra nel loro eterno intersecarsi l'una attraverso l'altra fino al loro fulcro immobile nella Mia conoscenza, da cui entrambe sono sorte in apparenza per registrare le forme immaginate del mio pensiero."

- Da La Divina Iliade