Walter Russell, Il Segreto della Luce, Parte 1, Capitolo 7.
Traduzione a cura dello PsyClub.
CONOSCENZA CONTRO PENSIERO
La conoscenza dell'uomo è il suo potere. Il suo pensiero è l'espressione di questo potere. L'espressione del potere non è potere; perciò il pensiero non è potere.
Come l'uomo diventa gradualmente consapevole della sua onniscienza, il suo pensiero si intensifica di voltaggio in proporzione all'aumento della consapevolezza della sua onniscienza.
Il pensiero è un'onda elettrica che si estende dal fulcro centrale della conoscenza il quale apparentemente divide la conoscenza in idee e le mette in moto per creare forme di idee come prodotto della conoscenza.
La conoscenza dell'uomo è come un pozzo profondo di acqua ferma. Il suo pensiero è come una pompa a due vie che divide la QUALITÀ di quella immobilità in QUANTITÀ di parti e le fa fluire.
Questo è ciò che è l'universo oggettivo, quantità di molte forme di idea apparentemente separate, le quali non sono altro che parti dell'Unica Intera Idea.
Ogni parte apparentemente separata è un'estensione dinamica dell'Unica Statica Unità, ma la separazione è solo apparente, perché tutte sono indissolubilmente legate alla luce come un'unica parte.
La conoscenza è il fondamento dei concetti dell'uomo.
Il pensiero trasferisce i concetti in prodotti. La qualità del prodotto dell'uomo dipende dal grado di consapevolezza della sua conoscenza e non dalla qualità, dalla quantità o dall'intensità del suo pensiero.
Non si può attingere acqua da un pozzo vuoto, né acqua limpida da un pozzo fangoso. Allo stesso modo, un buon prodotto non può derivare da un pensiero intenso senza che la conoscenza lo sostenga.
Nessuna idea della Mente può mai diventare materia. L'idea di un prodotto non può mai diventare prodotto. Inoltre, nessuna espressione di qualcosa in Natura è l'idea che essa esprime.
Il prodotto dell'idea non è l'idea che simula. L'idea è cosmica e non può essere prodotta nella materia. L'idea deve essere concepita nella Mente prima di poter essere simulata come prodotto. Le concezioni appartengono esclusivamente al magnetico Dio-Luce e non diventano mai materia.
Una leva, ad esempio, che si muove sul suo fulcro, esprime l'idea di potenza attraverso il movimento, ma l'idea di potenza è nella fonte del fulcro immobile. Non è nella leva in movimento. La leva snon avrebbe né potenza né moto se non avesse l'immobilità del fulcro da cui estendere la simulazione del potere.
Un orologio esprime l'idea del tempo, ma l'orologio non è il tempo. Allo stesso modo esprime l'idea di principi meccanici, ma l'orologio non è l'idea espressa da quei principi meccanici.
La poesia stampata non è l'idea espressa nella poesia. Quella poesia stampata non ha alcun significato per chiunque la cui intelligenza sia insufficiente a riflettere l'idea dalla mente del compositore alla propria. Nessuna idea della mente diventa materia.
Allo stesso modo, nemmeno la composizione musicale sulla pagina stampata, né l'arte della musica che si sprigiona come suoni prodotti da strumenti musicali è l'idea che ha ispirato il musicista. L'ispirazione non può mai essere prodotta. Può solo essere riflessa da una mente ispirata a un'altra che la riconosce. Idea e ispirazione possono riecheggiare da spirito a spirito, ma non possono mai diventare un prodotto della materia in movimento.
"La visione sensoriale dell'uomo con i suoi occhi lo lega all'illusione del Mio pensiero duale, perché io non faccio altro che costruire l'illusione con il Mio pensiero duale per la sua visione sensoriale.
"La visione sensoriale lega l'uomo alle forme e alle cose, mentre la Mente-conoscente apre le porte della gloria ai fili di Luce contrapposti con cui Io intreccio tutta l'idea di Mente nelle forme di molte cose in movimento.
"La Mente-vedente si decentra fino agli angoli più lontani del Mio universo di Me, e vede tutte le forme come Una.
"Con i suoi occhi vedenti l'uomo vede la Luce come materia energizzata, ma non percepisce che l'energia della materia è la Luce del Mio pensiero diviso.
Con gli occhi non vedenti dello spirito l'uomo conosce la Luce di Me, la Sorgente, e sa che è legato a Me come Uno, ed Io a lui.
"Guarda in Me il tuo Dio d'Amore, l'Uno, inseparabile."
- Da La Divina Iliade
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