Il percorso proposto dallo PsyClub è orientato ad una conoscenza razionale e sperimentale della scienza sacra. La "scienza della spiritualità", o scienza sacra, non è nata ieri e non l'ho inventata io, ma nasce almeno "qualche" millennio fa. In particolare negli ultimi due millenni, però, questa scienza è stata abbastanza "dimenticata", grazie soprattutto - ma non solo - al lavoro certosino della chiesa cattolica.
L'Europa chiaramente è stata la principale vittima dell'ideologia cattolica, ma ciò non toglie che la sua influenza sia arrivata quasi ovunque, dove più, dove meno. Una chiesa che fin dalla sua nascita ha combattuto gli altri culti per poter affermarsi come "unica vera religione" (ma - grazie a Dio - non c'è riuscita), e così facendo, come sappiamo, ha costruito una cultura nella quale tutto ciò che non è in linea con i suoi dogmi è di conseguenza "satanico". Se invece a questo mondo c'è qualcosa di "satanico", questa è proprio la chiesa cattolica, che con la sua intolleranza ha distrutto e cancellato tutto ciò che ostacolava il suo dominio.
Come se non bastasse, negli ultimi secoli alcuni gruppi sono arrivati anche a diffondere insegnamenti sbagliati su tale scienza pur di creare ulteriore confusione in chi volesse provare a trovare il bandolo della matassa. Inoltre, l'idea di una "scienza sacra" è stata usata in vari casi anche per manipolare gruppi più o meno grandi di persone attratte (per vari motivi) da una conoscenza capace di rispondere alle loro domande, o magari dare loro più potere, denaro, sicurezza, eccetera. Tutto ciò oggi chiaramente ha portato (specialmente in occidente) a creare appunto una cultura "contro-iniziatica", nella quale qualunque gruppo legato a spiritualità diverse da quella "ufficiale" viene visto dall'opinione pubblica in modo negativo (a volte giustamente, altre meno). Almeno fino a qualche anno fa. Oggi invece come sappiamo le cose sono leggermente diverse, in quanto la religione "ufficiale" non è più tanto solo il cristianesimo (mi riferisco sempre all'occidente), ma un misto di cristianesimo, new age e "pseudo esoterismo post illuminista".
Oggi infatti, almeno apparentemente, c'è molta più libertà di scelta. Viviamo "nell'era dell'informazione" (o meglio della disinformazione), eppure la stitichezza mentale e la diarrea verbale continuano ed essere tutt'oggi delle epidemie ben più gravi di qualunque influenza. E l'apparenza della libertà di scelta di oggi sta proprio nel fatto che la maggior parte di queste scelte portano solo a costruirsi ulteriori opinioni ed illusioni invece che ad uscirne. D'altronde manca un'educazione di base che dia una direzione ai pensieri e alle azioni. Secondo alcuni sondaggi, più della metà degli italiani soffrono di analfabetismo funzionale, ossia non capiscono ciò che leggono, e analogamente, non capiscono ciò di cui parlano e/o a cui pensano. Se queste sono le premesse, allora poco c'è da stupirsi che le conclusioni sono quelle che sono, ossia una società che da decenni è in caduta libera verso gli abissi della decadenza.
E se la censura alla quale è stata condannata la scienza dello spirito la ha portata a sovraccaricarsi di un peso simbolico-rituale decisamente superfluo (dal quale oggi possiamo finalmente liberarci), la moderna "nuova era" della dis-informazione sembra averle dato il colpo di grazia, o quasi. D'altronde se questo sistema malato la censura, è proprio perché la scienza sacra è la cura. La Conoscenza di Sé è l'unica Via di Salvezza per questa umanità dissociata da sé stessa: occorre fare ritorno al Sacro (opposto al "santo" della religione e del dogma). Per nostra fortuna, nonostante la censura, la scienza sacra è sopravvissuta, arrivando fino a noi. Lo ha fatto, però, caricandosi appunto di un peso simbolico-culturale che è stato utile a tramandarla, ma allo stesso tempo assolutamente superfluo, e spesso anche fuorviante, per la sua comprensione. Ma non è l'unico motivo.
La scienza sacra infatti, in quanto scienza, nel tempo ha subito anch'essa un'evoluzione, che è passata attraverso molteplici forme culturali e rituali che la hanno caricata di senso e di significato, come anche di simboli, che oggi hanno portato ad una sovrabbondanza e ridondanza di contenuto che finisce per disperdere e confondere molti viandanti. Nello PsyClub utilizziamo un linguaggio, un modello simbolico spogliato da qualunque forma superflua, che mira dritto all'obbiettivo, facendo risparmiare tempo ed evitando ambiguità e confusione. D'altronde, come già detto, adottiamo una visione scientifica e sperimentale. Nonostante ciò, comunque, la pratica necessita di volontà, di impegno, di attenzione, di ripetizione, di resistenza e di resilienza. E soprattutto di tempo, necessario alla trasmutazione interiore.
Il lungo percorso per comprendere la scienza sacra quindi non può adattarsi alle dinamiche della società moderna, dato che punta proprio nella direzione contraria. Nessuno quindi può aspettarsi di poterla comprendere semplicemente pagando qualcuno che gliela insegni, o leggendo un manuale che la spieghi passo passo, per il semplice motivo che con le parole non si può spiegare nulla riguardo lo Spirito. Invece, per la comprensione serve la pratica, perché la pratica porta all'espansione della coscienza, e solo l'espansione della coscienza può portare a comprendere verità che prima non potevamo raggiungere.
Il percorso di comprensione della scienza sacra, ossia il percorso iniziatico, va affrontato infatti un passo alla volta. Ogni viandante deve attraversare delle mete ben specifiche, senza pretendere di saltarne nemmeno una, perché altrimenti rischierà di perdersi per strada. Ossia: ogni viandante deve imparare a regolare il flusso del suo prana prima di riuscire a domare la mente, deve imparare a domare (a sufficienza) la mente per poter percepire le dimensioni sottili, deve imparare a percepire il sottile per poter poi a "scavare" dentro sé stesso, e così via. E su questo c'è poco da girarci intorno: trovare scuse per evitare la pratica non porterà mai ad alcuna realizzazione spirituale.
È anche vero, però, che la Via verso il Sé è disseminata di ostacoli e di trappole che potrebbero facilmente dissuadere un viandante poco preparato. Infatti i vari ordini iniziatici o "gruppi spirituali" vari, almeno idealmente, dovrebbero servire proprio per "supportare" il viandante nel suo percorso. Purtroppo i vari "gruppi spirituali" (e simili) presenti e passati però non sono proprio sempre stati dei validi esempi di gruppi dediti alla ricerca della verità, perché come suddetto è capitato più volte che siano stati utilizzati per fini egoici, o perché si sono persi nel fideismo, o per altri motivi. E ciò ovviamente ha provocato un po' di diffidenza verso questo ambiente. Infatti oggi, da quanto vedo, nel panorama della "libertà spirituale moderna" alcuni "gruppi tradizionali" vengono ancora presi come esempio ideale, come quelli che si creano intorno ad un ashram, o le tribù indigene che vivono a contatto con la natura e gli spiriti che la abitano, o i monaci di una qualche tradizione orientale. Esempi che possono anche essere validi, peccato che poi però questi esempi siano soltanto "ideali" e non vengano mai presi seriamente, in particolare nei loro aspetti più tradizionali e operativi, che spesso - e volentieri - vengono ignorati.
Gli ordini iniziatici "autentici" servono a supportare il viandante lungo il percorso, e ciò avviene in vari modi. Per cominciare, un ordine iniziatico serve a venire incontro alla necessità di dover fare un passo alla volta, magari senza dover passare attraverso infiniti tentativi. Fare un percorso in un ordine iniziatico non è come fare un corso, nel quale fatte le lezioni programmate, e l'eventuale esame finale, si prende un attestato e tutto finisce là. Per Conoscere Sé Stessi e comprendere la scienza sacra serve molta pratica, e bisogna stare attenti ad aver ben compreso ogni singolo argomento prima di passare al prossimo, altrimenti si rischia di perdersi per strada. Per questo motivo non si può fare una lezione su un nuovo argomento se prima non si ha compreso il precedente, e pertanto non si può programmare un calendario di lezioni che vada bene per tutti, perché ognuno ha i suoi tempi. Quindi appunto, più che un classico corso, serve un percorso, da affrontare un passo alla volta. E (almeno per la parte iniziale del cammino) è fondamentale avere a disposizione un gruppo con il quale confrontarsi, dei compagni di viaggio che conoscano la strada e che ci guidino lungo la Via, quantomeno fino a quando non saremo in grado di camminare da soli.
Un ordine iniziatico quindi è un luogo nel quale poter trovare dei compagni di viaggio con i quali confrontarsi pian piano che si procedere nel proprio cammino. Ed è anche un gruppo nel quale i membri sono accumunati da un intento, da un linguaggio e dalla pratica, elementi che creano risonanza tra i membri del gruppo, che in quanto fenomeno sottile (la risonanza) favorisce in vari modi il nostro percorso. Inoltre, un ordine iniziatico è anche una porta di accesso alla Tradizione, ossia un luogo nel quale poter trovare qualcuno che conosce la scienza sacra e che può guidarci nella sua comprensione. D'altronde, se una persona vuole imparare la chimica, potrebbe iscriversi ad un corso universitario, o anche seguirne uno su youtube, o comprarsi dei libri sull'argomento: in ognuno di questi casi troverà una "guida" che può guidarlo passo per passo nella comprensione della chimica. Inoltre, se gli interessa veramente l'argomento, probabilmente entrerà anche in qualche gruppo di persone interessate alla chimica, un gruppo nel quale confrontarsi per comprendere meglio l'argomento (sotto vari aspetti). Entrare in un ordine iniziatico è (o dovrebbe essere) qualcosa di molto simile, solo che invece della chimica l'argomento di studio - e di pratica - è la Conoscenza di Sé, affrontata in modo razionale, sperimentale e Tradizionale, ossia attraverso lo studio e la pratica della scienza sacra.
Ho creato lo PsyClub con l'intento di trovare persone capaci di percorrere questa via, con le quali condividere ciò ho appreso nel mio percorso e costruire un gruppo di lavoro e di ricerca. Trovarle probabilmente non sarà facile, ma nulla è impossibile. Mettere insieme un gruppo di persone però non è solo una questione di condividere un linguaggio e/o un percorso, ma è soprattutto un'unione della filosofia, della visione e degli obiettivi personali dei singoli membri. Ne parlerò meglio nel prossimo articolo.
A presto.
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