I paralleli, che devono il loro nome all'essere geometricamente paralleli al piano dell'Equatore, formano sulla Terra delle circonferenze immaginarie perpendicolari all'asse terrestre, via via più piccole man mano che si avvicinano ai due poli terrestri.
Per ogni punto della superficie terrestre quindi passa un solo parallelo, il quale è utilizzato in geografia per stabilire la latitudine di una determinata località. Alcuni paralleli sono usati anche come confini tra due Stati o regioni.
Il primo studioso che elencò una serie di località poste approssimativamente alla stessa latitudine, usando così per la prima volta un parallelo, fu Dicearco, allievo di Aristotele.
Benché i paralleli siano in numero infinito, spesso vengono indicati in numero ordinale quelli aventi per latitudine un numero intero di gradi. In tal modo questi paralleli "ordinali" sarebbero complessivamente 181 (90 a nord e 90 a sud, e 1 coincidente con l'equatore), poiché i poli stessi vengono considerati paralleli degeneri. Il parallelo maggiore, equidistante dai due poli, è l'equatore stesso.
I Tropici
I tropici (dal latino: tropĭcus, a sua volta dal greco antico τροπικός, tropikós, «rotazione») sono i paralleli di latitudine 23°26'11" N e S, corrispondenti all'angolo di inclinazione dell'asse terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita. Essi rappresentano la massima latitudine, a nord e a sud dell'equatore, alla quale il sole può raggiungere il suo zenit; per entrambi gli emisferi ciò avviene in occasione dei rispettivi solstizi estivi, intorno al 21 giugno per l'emisfero nord e al 21 dicembre per l'emisfero sud.
Il tropico del Cancro è il tropico terrestre situato nell'emisfero boreale, definibile come il parallelo più settentrionale in cui il Sole culmina allo zenit un giorno all'anno (nel solstizio di giugno) con una parabola apparente molto ripida all'orizzonte: quando il Sole è allo zenith al tropico del Cancro si ha l'inizio dell'estate boreale (e, per converso, quello dell'inverno australe).
Il tropico del Capricorno è il tropico terrestre situato nell'emisfero australe meridionale in cui il Sole culmina allo zenit un giorno all'anno (nel solstizio di dicembre) con una parabola apparente molto ripida all'orizzonte. Quando il Sole è allo zenit al tropico del Capricorno si ha l'inizio dell'estate australe (e, per converso, quello dell'inverno boreale).
Il tropico del Cancro e quello del Capricorno devono il loro nome al segno dello zodiaco nel quale entra il Sole durante il percorso annuo. Ricordiamo che i segni e le costellazioni non sono la stessa cosa, sebbene i primi prendano il nome dalle seconde, come vedremo meglio più avanti. I segni sono divisioni di 30° dello zodiaco, e sono fissi: all'equinozio di primavera il Sole entra sempre nel segno di Ariete, al solstizio d'estate nel segno del Cancro, all'equinozio di autunno in Bilancia e al solstizio d'inverno nel segno del Capricorno, indipendentemente da dove si trovano le costellazioni.
I Circoli Polari
Il circolo polare artico e quello antartico sono due dei cinque principali paralleli comunemente indicati sulle carte geografiche. Sono posti lungo i paralleli 66°33'39" N e 66°33'39" S. Il circolo polare artico è teoricamente il punto più meridionale di latitudine in cui sia possibile vedere il sole di mezzanotte a nord dell'equatore, mentre quello antartico è il più settentrionale a sud dell'equatore.
Al di là dei circoli polari, il sole rimane almeno una volta all'anno sopra l'orizzonte per almeno 24 ore consecutive (sole di mezzanotte), e rimane almeno una volta all'anno sotto l'orizzonte per almeno 24 ore consecutive (notte polare). In realtà, a causa della rifrazione della luce, della curvatura della Terra e del suo schiacciamento ai poli geografici, e poiché il Sole appare come un disco e non come un punto, il sole di mezzanotte si può vedere: la notte del solstizio di giugno fino ai 50' (90 km) a sud del circolo polare artico e, al solstizio di dicembre, parte del Sole è visibile fino ai 50' di latitudine a nord del circolo; la notte del solstizio di dicembre fino ai 50' (90 km) a nord del circolo polare antartico e, al solstizio di giugno, parte del Sole è visibile fino ai 50' a sud del circolo polare artico.
Il circolo polare artico quindi segna il confine meridionale del giorno continuativo al solstizio di giugno e il perenne crepuscolo artico al solstizio di dicembre, mentre il circolo polare antartico segna il confine settentrionale del giorno polare durante il solstizio di dicembre, e la notte polare al solstizio di giugno.
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