Nel sistema di coordinate eclittiche, la longitudine eclittica di un punto sulla sfera celeste è tipicamente indicata con la lettera λ (lambda), si misura a partire dal punto equinoziale di marzo e va da 0° a 360° nel senso antiorario (vista dal polo nord). La latitudine eclittica, usualmente indicata con la lettera β (beta), si misura da +90° a nord a -90° a sud. Il punto gamma definisce anche l'origine del sistema di coordinate equatoriali, chiamata ascensione retta e misurata da 0 a 24 ore sempre verso est e tipicamente indicata con α o A.R., e la declinazione, tipicamente indicata con δ sempre misurata da +90° a nord a -90° a sud.
Impiegando la Terra un anno per fare una rivoluzione completa attorno al Sole, anche la posizione apparente del Sole impiega lo stesso lasso di tempo per fare un giro completo dell’intera eclittica, quindi, dovendo percorrere 360 gradi, il Sole si muove quasi di 1° verso est ogni giorno. Questo moto annuale non va confuso con il moto giornaliero del Sole (e delle stelle e dell’intera sfera celeste) verso ovest lungo l’equatore ogni 24 ore; infatti, mentre le stelle necessitano di circa 23h e 56m per una tale rotazione per completare il giorno siderale, il Sole, che nel frattempo si è spostato di 1° verso est, ha bisogno di 4 minuti in più per completare il suo giro, determinando il giorno solare di 24 ore.
Si tenga conto del fatto che, sebbene si parli di spostamento del Sole sull’eclittica, in realtà tale spostamento è solo apparente: è la Terra che, attraverso il suo moto di rivoluzione, lo vede muoversi su questo percorso. I pianeti del Sistema Solare si muovono intorno al Sole su orbite che giacciono quasi sullo stesso piano di quello della Terra, con differenze di pochi gradi. Anche loro appaiono quindi sempre vicini all’eclittica, quando vengono visti nel cielo; Mercurio, con un inclinazione orbitale di 7°, è un’eccezione.
Durante il solstizio d’estate l’orbita ellittica della Terra non è appartenente al piano del disegno (Figura 2); essa è “sollevata” nella parte destra rispetto all’asse dei nodi, e “abbassata” nella parte sinistra. L’osservatore terrestre vede il Sole proiettato in un punto particolare della sfera celeste: il punto solstiziale di giugno; diametralmente opposto è il punto solstiziale d’inverno. Il punto solstiziale di giugno è quel punto dell'eclittica che raggiunge la massima declinazione (circa +23,4°), cioè la massima distanza angolare dal piano dell’equatore. Il punto solstiziale di dicembre è il punto di minima declinazione (circa −23,4°). I quattro punti notevoli dell’eclittica, solstizi ed equinozi, chiamati anche ”cardini dell’eclittica”, la dividono in 4 archi uguali di 90° di longitudine eclittica.
Il moto di rivoluzione della Terra avviene in senso antiorario rispetto all’osservatore che si trova al di sopra del polo nord celeste (Figura 3); di conseguenza l’osservatore terrestre vede il Sole muoversi apparentemente lungo l’eclittica nello stesso senso antiorario (moto diretto) rispetto alla volta celeste. Si può così definire l’eclittica anche come il percorso del moto apparente annuo del Sole.
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