Sullo PsyClub, Parte 7: ...alle "Soluzioni".

Sullo PsyClub, Parte 7: ...alle "Soluzioni".

Costruire un gruppo iniziatico genuino, per i motivi spiegati nell'articolo precedente, non è proprio facile, oggi come ieri. Nonostante ciò ho avviato lo PsyClub con l'obbiettivo di costituirne uno. Lo PsyClub però non vuole essere una copia dei tanti ordini iniziatici presenti o passati, ma è invece un tentativo di formare un gruppo iniziatico un po' diverso da quelli finora esistiti, almeno per quanto ne so. Pertanto proverò qui a dare la mia visione del club, riprendendo i 13 punti dell'articolo precedente.

1) Non si può pretendere che quelli che preferiscono vivere nelle loro credenze-illusioni cambino idea da un giorno all'altro. Infatti lo PsyClub, un po' come la maggior degli ordini iniziatici, non è aperto a tutti, ma soltanto a coloro che condividono i principi e i valori dello PsyClub e che hanno sufficiente volontà per dedicarsi quotidianamente alla pratica.

2) Fin dai tempi antichi, in ogni percorso iniziatico si sono sempre fusi (dove più, dove meno) scienza e "spiritualità". E non solo: a differenza di quanto credono alcuni, la scienza sacra (in quanto scienza) ha subito anch'essa una sua evoluzione. Evoluzione dalla quale è nata, tra le altre cose, anche la scienza moderna (ho già approfondito l'argomento in altri articoli). Finora gli ordini iniziatici si sono basati su dottrine simbolico-rituali per trasmettere i loro insegnamenti, e ciò anche perché il pensiero logico-scientifico è maturato e si è strutturato soltanto negli ultimi tre secoli. Lo PsyClub propone un modo nuovo di affrontare il percorso iniziatico: un modo razionale, sperimentale, verificabile e ripetibile. C'è da sottolineare, comunque, che rimane pur sempre un percorso iniziatico di stampo ermetico-alchemico: ciò vuol dire che la comprensione della scienza sacra può essere compresa - anche - a livello razionale, ma pur solo e sempre dopo la pratica, ovvero dopo aver fatto le dovute "osservazioni" attraverso l'esperienza diretta, esperienza sulla quale poi si potrà costruire appunto anche una comprensione razionale. Come insegna l'Alchimia: "Post Laborem Scientia".

3) È vero che non esistono scorciatoie per la Conoscenza di Sé, ma è anche vero che non tutti i percorsi sono uguali. Lo PsyClub . Tutti i percorsi iniziatici più o meno seri che conosco richiedono decenni per arrivare dove qui diamo la possibilità di arrivare in pochi anni. E soprattutto, il percorso proposto dallo PsyClub non richiede anni per dare risultati, ma giorni. Già dopo due o tre settimane di pratica quotidiana degli esercizi di base, come la Meditazione della Centratura, si può già sperimentare una maggiore presenza ed equilibrio interiore. Poi, chiaramente, più si avanza nella pratica e maggiori saranno i risultati conseguiti. Parafrasando un mio "collega" direi che "ciò che un mistico fa in 50 anni, un mago lo fa in 5".

4) Nella società frenetica in cui viviamo, per molti il tempo è poco, e proprio per questo motivo nello PsyClub diamo come unica regola l'impegno, ossia in particolare "almeno mezzora di pratica e quindici minuti di studio al giorno". Questo perché fare - almeno - mezzora di pratica al giorno, e dedicarsi un po' allo studio, è il minimo indispensabile per poter avanzare nel percorso. Fare meno di mezzora di pratica al giorno riduce drasticamente la possibilità di ottenere risultati concreti e duraturi, e se non si studia si capirà ben poco. Questo bisogna scriverselo ben chiaro in testa: questa, d'altronde, come detto è l'unica regola dello PsyClub. Poi su come organizzare lo studio e la pratica, ognuno ha la massima libertà di scelta (che comunque deve essere basata sul buon senso). Il percorso iniziatico richiede tempo, e qui c'è poco da girarci intorno: il lavoro su di sé è lungo e impegnativo. Proprio per questo nello PsyClub tendiamo a ridurre al minimo indispensabile il carico teorico-pratico, e lasciamo che ognuno prosegua un passo alla volta. D'altronde in un percorso iniziatico è inutile saltare gli argomenti senza aver compreso quelli che vengono prima, perché prima o poi si dovrà tornare indietro. Per questo evitiamo di trattare tanti argomenti insieme, ma li affrontiamo uno alla volta, e non in classi con più persone, ma da bocca a orecchio. Il percorso proposto nello PsyClub pertanto può richiedere anche 10-15 anni di studio e di pratica per essere completato. Se ci vuole così tanto è anche per l'ampiezza degli argomenti trattati e i loro molteplici ambiti di applicazione. Comunque, in media, già dopo 3-5 anni si dovrebbe riuscire a: raggiungere una comprensione della scienza sacra sufficiente a capire quante scemenze si trovano sul mercato; comprendere come funzionano (e cosa nascondono) - tutte - le varie tecniche new age; comprendere i limiti dell'esoterismo moderno; e soprattutto raggiungere una comprensione di Sé e del mondo sia materiale che spirituale che la quasi totalità dei vari "guru" su youtube e sul mercato si sognano soltanto.

5) Per riuscire a dedicarsi ogni giorno alla pratica serve la Volontà di farlo. E la Volontà non si trova così dietro l'angolo. La volontà, intanto, va vista come un muscolo, un muscolo che nella maggior parte delle persone è abbastanza atrofizzato, basti pensare a quanto facilmente l'attenzione di quasi tutti ormai cade vittima dei social o della tv. Per avere abbastanza volontà, soprattutto all'inizio, serve una buona motivazione. E qui, dato che nello PsyClub non vendiamo nulla, non abbiamo fame di iscritti e non intendiamo nemmeno ingannare nessuno, non ho neanche alcun motivo di provare a convincere gli eventuali lettori di chissà cosa, solo per motivarli a praticare. Credo che ognuno dovrebbe arrivarci da solo a trovare le proprie motivazioni, senza bisogno che qualcuno lo spinga a fare qualcosa che magari non è pronto a fare. È anche vero comunque che la motivazione non si può trovare così dal nulla. Proprio per questo nei miei articoli più che concentrarmi sui benefici a cui può portare la pratica, e tentare i lettori con le speranze offerte da qualunque corso spirituale-olistico sul mercato, cerco piuttosto di offrire degli spunti per guardarsi dentro, ed eventualmente trovare quindi "dentro di sé" la motivazione per iniziare a praticare. Se chi mi legge spera di trovare nelle mie parole un motivo per mettersi praticare, gli direi piuttosto quanto segue: smetti di leggere questo articolo e dedica la tua prossima mezzora a fare "bene" (ossia mettendoci impegno, attenzione e Volontà) la Meditazione della Centratura. A mio avviso dovrebbe bastere questo per - farsi un'idea - del perché serve praticare e quali risultati e benefici potrebbe portare. Le parole invece non potranno che dare solo una vaga idea di ciò a cui porta la pratica: dedicarsi direttamente alla pratica fa risparmiare tempo e "chiarisce le idee" molto più di qualunque discorso. Se poi la Meditazione della Centratura viene fatta tutti i giorni, o quasi, già dopo 2-3 settimane le differenze dovrebbero cominciare a farsi più evidenti. Chi pratica, lo sa. Chi non pratica, si illude. O quantomeno dovrà tenersi il dubbio.

6) La pratica non è solo fare degli esercizi di meditazione ogni giorno, ma è un vero e proprio stile di vita, che comprende ogni suo aspetto, compresa l'alimentazione. Ciò comporta che, seppur nello PsyClub non imponiamo alcun stile alimentare, in linea con la nostra ottica razionale e sperimentale, forniamo dei motivi ben precisi per propendere verso un'alimentazione che favorisca la pratica, e suggeriamo testi per comprendere da soli come poter migliorare la propria dieta, lasciando sempre però la libertà di alimentarsi come preferisce. D'altronde, come già detto, la scienza non è la verità, ma solo un modello, un'indicazione che deve servire per aiutarci a comprendere la verità. Pertanto nello PsyClub insegniamo un modello scientifico per conoscere sé stessi, ma poi ognuno deve essere anche capace di guardare oltre al modello e, grazie a ciò che ha appreso, "trovare la sua via". Quindi, a parte la regola della pratica quotidiana, nello PsyClub non esistono altre regole. Anche, per esempio, nei casi in cui certi esercizi di meditazione sarebbe meglio farli in momenti specifici, come la Meditazione della Centratura che andrebbe fatta idealmente appena svegli, si può sempre trovare un'alternativa che si adatti alle scelte e allo stile di vita del singolo individuo (nei limiti del buon senso: d'altronde, la pratica deve adattarsi all'individuo - tanto quanto - l'individuo deve adattarsi alla pratica).

7) I risultati non si devono vedere dopo anni, ma giorno per giorno. Il percorso iniziatico è un percorso di trasmutazione interiore. Quando ci guardiamo indietro dobbiamo quindi vedere i cambiamenti che grazie alla pratica sono avvenuti in noi giorno per giorno, mese per mese, anno per anno. Nello PsyClub ai "risultati" (della trasmutazione interiore) non ci giriamo intorno: se la pratica non da i risultati che dovrebbe, ci chiediamo perché e cerchiamo di "corregge il tiro", con razionalità e buon senso, e senza mai addossare al viandante "colpe" che non ha. Come già detto nel precedente articolo, l'unica "colpa" potrebbe essere quella di non praticare, e pertanto di infrangere l'unica regola del gruppo, ma in tal caso nel gruppo, in teoria, non dovrebbe neanche esserci entrato.

8) La manipolazione (in senso negativo) di piccoli o grandi gruppi di persone è un fenomeno da sempre piuttosto diffuso, ovunque si vada. E questo perché il bisogno di controllare le altre persone nasce fondamentalmente dalle nostre mancanze, o insicurezze, o paure, ossia dall'ignoranza (intesa come la non conoscenza di sé). Per contrastare questo fenomeno all'interno del nostro gruppo consigliamo la lettura di testi che insegnano a riconoscere questi fenomeni in modo tale che, nell'eventuale caso si presentino all'interno del gruppo o più in generale nella vita del viandante, si possano subito notare e contrastare, o quantomeno evitare. Un elenco sintetico di diverse tecniche che vengono usate per la manipolazione dei gruppi si può trovare in questo articolo sul "Modello BITE", di Steven Hassan. Come scritto nell'articolo: "BITE sta per controllo da parte della setta del comportamento (Behavioral control), dell’informazione (Informational control), dei pensieri (Thoughts control), e delle emozioni (Emotional control)". Tutte le tecniche elencate in questo articolo sono assolutamente contrarie al primo obbiettivo per il quale lo PsyClub è nato, ossia la ricerca dell'Uno e del Vero. Faccio notare che nel Modello BITE sono elencati anche la pratica della meditazione e dei mantra: ciò perché, in effetti, esistono modi di praticare la meditazione che non sono utili alla Conoscenza di Sé, e che infatti non portano alcun risultato concreto nella trasmutazione interiore (intesa in senso iniziatico). Tra questi modi c'è proprio anche l'uso che molto spesso si fa dei mantra (che nello PsyClub in ogni caso non utilizziamo).

9) La pratica iniziatica proposta nello PsyClub non prevede alcun tipo di rituale (né collettivo né individuale), e pertanto neanche un "rito di iniziazione" per entrare, o cose simili. Qui però c'è da fare una distinzione, perché per "rituale" intendo nello specifico un rito nel quale vengono utilizzati strumenti come candele, incensi, bacchette, abiti particolari, o cose simili. Nello PsyClub non pratichiamo questo tipo di magia, ma essendo un gruppo iniziatico, ovviamente utilizziamo il rito e la ritualità. Faccio questa distinzione in quanto tecnicamente anche la pratica quotidiana (e individuale) della meditazione è parte della ritualità iniziatica. Inoltre, nelle fasi più avanzate del percorso si impara a conoscere e ad utilizzare il rito, ma senza il bisogno di strumenti particolari che non abbiamo già tutti naturalmente in dotazione. Specifico inoltre che il rito per come qui lo studiamo ed lo utilizziamo non è nulla di dogmatico o fideistico, ma è una conoscenza e una pratica che si fonda sulla comprensione della scienza sacra (e della "fisica esoterica"). Il "rito" nel percorso iniziatico dello PsyClub comunque resta sempre una pratica individuale (come la pratica quotidiana della meditazione). Per completare il percorso qui proposto infatti non verrà mai richiesto di partecipare a riti (o rituali) collettivi. Alcuni riti collettivi potranno essere proposti una volta arrivati ad un livello sufficientemente avanzato del percorso, ma ognuno sarà sempre libero di decidere se partecipare oppure no, e la sua scelta non influirà in alcun modo sulla sua partecipazione all'interno del gruppo.

10) L'ignoranza e l'analfabetismo funzionale sono senza dubbio un grosso problema, in particolare all'interno di gruppo iniziatico, il quale, per poter ricercare una Sapienza superiore alla conoscenza intellettuale-razionale, deve quantomeno però avere quella base intellettuale-razionale dalla quale poter partire (come già detto, la scienza non è la Verità, ma uno strumento per orientarci verso di essa). E, soprattutto, la via ermetico-alchemica, la via del Mago, è una via fondata proprio sulla Scienza e la Sapienza. Motivo per il quale il Mago dovrebbe avere una conoscenza olistica della scienza (sia sacra che profana). Con ciò non intendo che il Mago deve conoscere alla perfezione la fisica, la chimica e tutte le scienze, ma intendo che dovrebbe conoscere quantomeno le basi di ogni scienza. Ed oltre alle scienze, dovrebbe conoscere in particolare ciò che è alla base della scienza, ossia la filosofia della scienza. Nello PsyClub non insegniamo questi argomenti, ma ne consigliamo lo studio e forniamo tutte le risorse necessarie per apprendere le basi di questi argomenti in un tempo abbastanza ragionevole.

11) La perdita del "Senso del Sacro" è un processo che dura da diversi secoli (quasi una ventina). Il senso del sacro è ciò che distingue sostanzialmente la scienza sacra da quella profana: quest'ultima riguarda la conoscenza del mondo fisico attraverso i cinque sensi, mentre la scienza sacra riguarda la conoscenza del mondo spirituale attraverso il "senso del sacro". Con "senso del sacro" intendo quella che, in termini più moderni, possiamo chiamare la percezione - consapevole - delle energie sottili. Sottolineo "consapevole" in quanto oggi di solito quando si parla di "percezione delle energie sottili" (per esempio in contesti come la "pranoterapia" in senso lato) ci si riferisce quasi sempre ad una percezione vaga ed inconsapevole. Il Palming invece, che è tecnica insegnata in alcuni (pochi) corsi, è già un modo più consapevole di percepire le energie sottili, peccato però che spesso è anche poco compreso da chi lo pratica, in quanto in genere chi lo insegna a sua volta lo ha capito solo parzialmente. E ciò avviene, per farla breve, per il motivo citato nel paragrafo precedente.

12) All'interno dello PsyClub non esiste alcuna gerarchia tra i membri: qui siamo tutti "compagni di viaggio". Con ciò intendo, in particolare, che nessuno è "più importante" di altri: qui non ci sono "maestri" da adorare o di cui seguire ciecamente gli insegnamenti. Chiaramente, essendo anche una scuola, essendoci quindi un percorso formativo, i membri più avanti nel percorso guidano e consigliano quelli più indietro. Ciò però avviene senza dividere i membri in gradi, livelli o simili: d'altronde gli argomenti del percorso sono a disposizione di tutti, e pertanto l'unico strumento che ci serve, alla fin fine, è il confronto.

13) Condividere principi, valori e obiettivi non è sempre facile, ma è anche ciò che unisce qualunque gruppo. Difficilmente però una persona potrà condividere principi, valori e obiettivi con un gruppo, se lei per prima non ne ha. E se una persona non ha una sua visione, una sua missione e una sua filosofia, probabilmente è perché "non ha trovato il suo centro". La Meditazione della Centratura - praticata tutti i giorni - può aiutare a trovare il proprio centro, e quindi di conseguenza anche a dare una direzione (e un senso) alla propria vita. Prima di entrare nello PsyClub infatti sarebbe meglio avere già un proprio centro e anche un'idea dei principi, dei valori e degli obiettivi ci spingono nella vita, e quindi ad entrare in un gruppo. E quindi serve prendersi prima il tempo per guardarsi allo specchio e chiedersi cosa vogliamo e dove stiamo andando. Chiaramente, chi condivide gli stessi principi, valori e obiettivi dello PsyClub potrebbe essere interessato ad entrare. Agli altri auguro di trovare un altro gruppo più adatto a loro. Riguardo i principi, i valori e gli obiettivi dello PsyClub, ne parlerò meglio nei prossimi articoli.

Buona pratica.